OPEN CIRCUS

Un circo aperto, di tutti e per tutti.


NEWS

7-14 agosto 2023

WORKSHOP DI TEATRO FISICO COI MIMI UCRAINI DEKRU

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WORKSHOP DI TEATRO FISICO COI MIMI UCRAINI DEKRU


Per il Festival Di Strada in Strada di Santa Sofia i pluripremiati mimi ucraini Dekru offrono un workshop di teatro fisico aperto a tutti, dai bambini agli adulti, dagli amatori ai professionisti.
Dal 7 al 10 agosto dalle 17.00 alle 19.30, presso il Parco Giorgi, parte alta, nel piccolo anfiteatro, si svolgeranno esercitazioni singole, in coppia e di gruppo per imparare il linguaggio universale del corpo ed utilizzarlo per comunicare con gli altri in un contesto creativo.
Dalle 21.30 alle 23.30 verrà data la possibilità di assistere alle prove aperte dei Dekru.
Il 14 agosto dalle 17.00 in poi i partecipanti prepareranno un vero e proprio show che verrà presentato assieme ai Dekru all’interno del festival.

La partecipazione al workshop è gratuita.
Per info e iscrizioni - Flavio Quadrini -
distrada92@gmail.com
Whatsapp +39 333 8128596  

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ARCHIVIO

WORKSHOP COI DEKRU

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23 e 24 novembre 2019
Scuola di piccolo circo Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie
Noventa di Piave, via Piave 12

 
Il corpo che parla
Per la prima volta in Italia il workshop di teatro fisico
del quartetto ucraino Dekru

Informazioni e iscrizioni - info@circoedintorni.it - 340 2925142


Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, la scuola di piccolo circo con sede a Noventa di Piave, offre un’occasione unica per gli amanti del teatro fisico e per i curiosi che vogliono mettersi in gioco e scoprire tutte le potenzialità espressive del proprio corpo grazie all’aiuto di quattro performer ucraini considerati eredi spirituali di Marcel Marceau, celebre maestro dell’arte del mimo.
Il
23 e 24 novembre 2019, infatti, il quartetto Dekru propone per la prima volta in Italia un workshop intensivo aperto a tutti durante il quale i partecipanti avranno modo di esplorare la propria interiorità e trovare le tecniche più adatte per comunicare con gli altri attraverso l’uso artistico del corpo, guidati da trainer che hanno fatto di questo una professione, arrivando al successo internazionale. Dopo una carriera passata a calcare i palcoscenici più prestigiosi di tutto il mondo e ad esibirsi in importanti programmi tv come Tú sí que vales Italia, i Dekru sono stati invitati a presentare la loro arte davanti a Papa Francesco, un emozionante riconoscimento alla loro bravura nel produrre un linguaggio artistico capace di oltrepassare i confini e le barriere.  
Scoprire il mondo significa innanzitutto scoprire sé stessi” spiega Alessandro Serena, direttore artistico di Circo e dintorni, l’associazione che ha fondato KarakasaLe nostre esperienze passano tutte attraverso il corpo. Uno dei primi modi in cui l'essere umano impara è l'imitazione di ciò che gli sta attorno. Ecco perché il mimo ha un fascino immortale. Sotto lo stupore di grandi e piccini davanti a un performer di teatro fisico si nasconde il sottile rapporto che ci lega al mondo esterno”.
Il workshop si svolgerà in due giornate,
dalle ore 10 alle ore 17 (con una pausa pranzo tra le 13 e le 14) presso la Sala della Loggia di Noventa di Piave (via Piave 12, di fronte a Piazza Mercato), l’accogliente spazio messo a disposizione del Comune per la scuola di piccolo circo, sede dei corsi annuali e di numerosi eventi come mostre, laboratori, incontri con gli artisti.
Il laboratorio è rivolto a ragazzi e adulti (l’età minima per partecipare è 15 anni) ed è destinato sia a professionisti del settore che vogliono approfondire l’espressione corporea o affinare le proprie tecniche, sia ad appassionati e amatori dell’arte teatrale, mimica e comica. 
Il percorso prevede esercitazioni singole, in coppia e di gruppo che affronteranno i seguenti temi:

Espressività e tecniche recitative
Pose plastiche perfette
Memoria delle azioni
Principi base della scuola di mimo di Étienne Decroux
Il movimento del corpo come movimento dell’anima

CORSI KARAKASA 2019-2020

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Ecco i giorni e gli orari dei corsi di discipline circensi
di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie:

Martedì 16.30/18.30 - 19.00/21.00 giocoleria, equilibrismo, clownerie, teatro, magia.

Mercoledì 16.30/18.30 - 19.00/21.00 acrobatica, cerchio, tessuti.

Giovedì 17.30/19.30 palestra libera.

KARAKASA CORSI 2019-2020

Dal 13 al 17 settembre si svolgeranno gli Open Day di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, la scuola di piccolo circo di Circo e dintorni a Noventa di Piave sostenuta dal Mibac. Tantissimi i corsi proposti, che spaziano attraverso le numerose discipline circensi, tenuti da artisti e professionisti del settore.

Per prenotare, scrivere a info@circoedintorni.it
o chiamare il numero 340 2925142.

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SAGGIO FINALE KARAKASA 2018-2019

Sabato 25 maggio, presso il Teatro San Mauro di Noventa di Piave, è andato in scena lo spettacolo conclusivo dei corsi 2018-2019 di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, la scuola di piccolo circo di Circo e dintorni. Una bella occasione, per i giovanissimi allievi, di salire sul palco e mostrare le proprie abilità, frutto del lavoro appassionato svolto durante l'anno.

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GIOCOLERIA E CLOWNERIE A SAN DONÀ

Da lunedì 3 fino al 21 dicembre Fabrizio Bonollo e Antonio Pastrello di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie sono impegnati in un laboratorio di giocoleria e clownerie alla  Scuola Primaria Giacomo Noventa di San Donà di Piave che coinvolgerà 400 studenti in un percorso di scoperta delle tecniche circensi. Ad affiancarli, due nomi prestigiosi del circo italiano: Riccardo Orfei e Isabella Zavatta Althoff.

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CLOWNERIE ALLA ROMOLO ONOR

Il territorio del Veneto Orientale continua a dimostrarsi molto ricettivo nei confronti del circo, soprattutto nelle sue forme pedagogiche: Dal 22 novembre fino al 24 gennaio Antonio Pastrello di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie tiene un laboratorio di clownerie presso la Scuola Secondaria Onor di San Donà di Piave. Un'esperienza ludico-formativa che attraverso il circo permette ai bambini di lavorare e giocare con la propria fisicità e con la propria interiorità.

WORKSHOP IN SPAGNA

Il direttore artistico di Circo e dintorni Alessandro Serena ha prestato la sua consulenza per la "messa in pista" di Circlassica, la nuova produzione natalizia di Productores de Sonrisas, una delle realtà più interessanti del panorama spagnolo e europeo. Durante la sua permanenza a Madrid, il 25 novembre Serena ha condotto un workshop dedicato alla storia e alla pratica del circo per alcuni esponenti dei mass media e per i loro figli, che hanno potuto scoprire così i segreti delle millenarie discipline circensi e assistere a dimostrazioni dal vivo estremamente coinvolgenti. Un bel modo per diffondere non solo Circlassica ma il circo in generale, puntando su un migliore rapporto coi mezzi di informazione e sulle nuove generazioni.

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LARIBLE A ABANO TERME

Prosegue la tournée teatrale di David Larible, come sempre accompagnata da momenti di condivisione col pubblico e con gli amanti del circo. Il 20 novembre il Clown dei Clown ha infatti tenuto una Masterclass, full immersion nell'arte della risata, ed il giorno successivo ha presentato il suo esilarante spettacolo.

KARAKASA ALLA MONTESSORI SCHOOL

Prosegue il lavoro sul territorio di Karakasa Il Laboratiorio delle Meraviglie. Nascono nuove collaborazione che permettono una diffusione capillare del circo presso le nuove fasce d'utenza.
Da venerdì 12 ottobre e per tutta la durata del periodo scolastico fino a giugno il direttore operativo di Karakasa Antonio Pastrello terrà corsi di clownerie e giocoleria presso la Montessori School di San Donà di Piave.
Il progetto coinvolge anche insegnati di danza e di musica, per offrire agli studenti un percorso totale all'insegna dell'arte e dell'espressione di se stessi, e si concluderà con uno spettacolo.

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ACROBATI DENTRO E FUORI

Nei mesi di settembre e ottobre 2018 Antonio Pastrello, docente e responsabile di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, ha tenuto un laboratorio presso l'Istituto Tecnico Statale Commerciale "L.B.Alberti" di San Donà di Piave dal titolo  "ACROBATI DENTRO E FUORI".
Si tratta di un percorso attraverso il quale gli studenti apprenderanno le tecniche di base dell'acrobatica, della giocoleria e della clownerie, con particolare attenzione agli aspetti di condivisione che le discipline circensi presuppongono: fare circo significa anche scoprire se stessi e gli altri in un contesto protetto e di fiducia reciproca.

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CORSI KARAKASA 2018/2019

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Ecco qualche scatto dal primo giorno di scuola. Quest'anno, al già ricco gruppo di trainer internazionali si aggiungono due insegnanti d'eccezione: Riccardo Orfei e Isabella Zavatta Althoff.

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NOVENTA IN PIAZZA 2018

Mercoledì 13 settembre è iniziato "Noventa in piazza 2018" e come sempre Circo e dintorni sarà presente con tante iniziative.
In particolare sarà Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie a stupire i cittadini presentando le sue attività e coinvolgendo tutti grazie alla potenza del circo. Sono infatti già aperte le iscrizioni per i nuovi corsi di circo, un'occasione unica per imparare le discipline circensi in un contesto ludico e collaborativo che sviluppa la consapevolezza sulla propria fisicità ed aiuta a trovare il proprio percorso espressivo.

Per tutta la durata dell'evento i ragazzi e i trainer di Karakasa avranno un gazebo dove presenteranno i corsi con animazioni di strada ed esibizioni sui tessuti aerei. Ma non è finita qui:

- Da giovedì 13 a domenica 16 setembre: "Moira tra Circo e pittura". Mostra dei quadri di Riccardo Orfei dedicati alla Regina del Circo.
Apertura: giovedi dalle 17 alle 19, venerdi dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22

- Domenica 16 alle ore 17.30: "Karakasa show". Spettacolo degli alunni e degli insegnanti del Laboratorio delle Meraviglie. Special guest: i Black Blues Brothers, che anche quest'anno si confermano come docenti esterni di acrobatica.

Per informazioni e iscrizioni:

info@circoedintorni.it

349 1377650 - 340 2925142

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SAGGIO FINALE KARAKASA 2017-2018

Come ogni anno, la conclusione dei corsi di discipline circensi di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie coincide con un saggio finale; uno spettacolo in cui i giovani allievi si mettono alla prova dimostrando quanto hanno imparato durante le lezioni e confrontandosi col pubblico.


Ecco le foto che Marco Novello ha scattato
durante il saggio finale dei corsi 2017-2018.

CON I PIEDI SUL PALCO

Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie continua il suo dialogo col territorio. Durante il mese di giugno ha infatti preso parte al progetto dell’Istituto Comprensivo Lucia Schiavinato di San Donà di Piave “Inclusione sociale e lotta al disagio - Guardare lontano”.
Si tratta di un laboratorio di teatro circense mirato alla maturazione personale e allo scambio socio-culturale che ha coinvolto una ventina di ragazzi in un percorso artistico finalizzato alla realizzazione di
Con i piedi sul palco, uno spettacolo in collaborazione con artisti internazionali quali i mimi ucraini Dekru e gli acrobati keniani Black Blues Brothers e con gli allievi dei corsi circensi tenuti da Karakasa a Noventa di Piave.
“Guardare il tutto da una prospettiva diversa”: questo lo spirito del workshop che aiuterà i giovani partecipanti, attraverso discipline circensi quali acrobatica, giocoleria e clownerie, a conoscere meglio se stessi e a relazionarsi gli altri in una nuova ottica di accettazione e valorizzazione delle differenze.
Con i piedi sul palco si avvale delle scenografie del Maestro Marcello Chiarenza e andrà in scena il 27 giugno presso il Teatro Metropolitano Astra di San Donà di Piave.
Da oggi sono in vendita i biglietti per lo spettacolo presso la segreteria della scuola media Schiavinato. Adulti: 2 euro - Bambini: 1 euro - Bambini sotto i tre anni (in braccio al genitore): gratis.

Contatti
info@circoedintorni.it

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WORLD CIRCUS DAY A KARAKASA

In occasione del World Circus Day (21 aprile 2018) gli allievi di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie hanno portato in scena uno spettacolo nella sede della scuola, la Loggia di Noventa di Piave.


Ecco le foto scattate da Marco Novello.

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WORKSHOP DI DAVID LARIBLE A BUDAPEST

In occasione del Budapest Circus Festival David Larible ha tenuto un workshop sul clown poetico. Una full immersion nell'arte della risata, per scoprire da colui che è considerato il più grande clown classico contemporaneo tutti i segreti della comicità.

GLI ALLIEVI DI KARAKASA

Open Circus ha aperto a Noventa di Piave una Scuola di discipline circensi, Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie. Oltre a corsi annuali per bambini e adulti, Karakasa collabora con le associazioni e i Comuni della zona nella realizzazione di eventi, feste, spettacoli. In questo modo il Circo si radica profondamente nel territorio e si permette agli allievi di crescere artisticamente coinvolgendo tutti i cittadini.

Ecco alcuni scatti di Marco Novello.

CORSI DI CIRCO

Inizia il secondo anno di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, la scuola di clownerie e discipline circensi di Noventa di Piave.

Giovedì 5 ottobre ci sarà un Open Day durante il quale sarà possibile conoscere tutte le offerte formative di quest'anno:


- Corso di clownerie
 
- Corso di acrobatica e equilibrismo

- Corso di giocoleria

Contatti -
info@circoedintorni.it

Clicca qui per maggiori informazioni.

WORKSHOP A MOTTA DI LIVENZA (1)

Il 27 giugno i Black Blues Brothers hanno tenuto un workshop presso i Centri Estivi Motta al palazzetto dello sport Basket Motta a Motta di Livenza.
Acrobatica e sport condividono l'attenzione alla preparazione fisica, l'obiettivo del miglioramento costante tramite la sfida ai propri limiti e il divertimento che può scaturire da tutto questo.

WORKSHOP A MOTTA DI LIVENZA (2)

Nel mese di luglio i docenti di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie hanno tenuto workshop di giocoleria, clownerie e acrobatica presso i Centri Estivi Motta di Motta di Livenza. L'occasione ideale per i bambini di unire divertimento, sport e arti circensi.
Discipline della pista e sport condividono l'attenzione alla preparazione fisica, l'obiettivo del miglioramento costante tramite la sfida ai propri limiti e il divertimento che può scaturire da tutto questo.

SAGGIO FINALE KARAKASA 2016-2017

Il 10 giugno 2017 si è svolto il Saggio finale dei corsi di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie. Un appuntamento importante che ha sancito la fine del primo anno della Scuola di Clownerie e Arti Circensi. I bambini partecipanti, coadiuvati dagli insegnanti che li hanno seguiti lungo tutti questi mesi, hanno potuto esibirsi dimostrando quanto hanno appresso nel corso dell'anno. Un'esperienza formativa e divertente al tempo stesso.

WORKSHOP DEI DEKRU

Lo scorso 5 giugno il quartetto di mimi ucraini DEKRU ha tenuto un workshop di teatro fisico al Camping di Marina di Venezia, insegnando ai bambini le basi dell'espressività corporea. I giovani partecipanti hanno così scoperto il loro fisico e imparato ad usarlo per comunicare con gli altri.

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BLACK BLUES BROTHERS AL QUIRINO

Grandi elogi sono arrivati dalla stampa per lo spettacolo dei Black Blues Brothers al Teatro Quirino di Roma. Negli articoli dedicati allo show sono stati citati anche Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie e Open Circus. Ecco ad esempio un articolo di Francesco Puglisi apparso su Il Tempo l'11 maggio:

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Sul Corriere della Sera del 10 maggio, invece, possiamo leggere:
 
"Originari del Kenya, The Black Blues Brothers nascono artisticamente nella fondazione creata da Marion e Rudy van Dijck, lui un importante funzionario dell’Onu, per favorire lo sviluppo delle arti dal
vivo in tutta l’Africa. Ovunque Kevin, Michael, Norris, Dennis e Sylvester portano un’energia contagiosa, convogliata anche nella formazione di giovanissimi talenti. In Italia, insegnano l’arte circense al cosiddetto «laboratorio delle meraviglie Karakasa», centro di promozione dello spettacolo con sede a Noventa di Piave, in provincia di Venezia. Grazie al progetto del Mibact «Open circus», le arti acrobatiche trovano un diffusione, nella loro forma più vicina al teatro e meno tradizionale."

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GIORNO DEL GIOCO 2017

Dal 4 al 10 maggio si svolge a San Giorgio a Cremano la dodicesima edizione del Giorno del Gioco. Come ogni anno nella città campana accorreranno migliaia di bambini per una kermesse interamente dedicata a loro.
La mattina di mercoledì 10 maggio i Black Blues Brothers terranno un workshop di acrobatica, un'occasione imperdibile per fare un'esperienza di dialogo interculturale e per imparare le tecniche di base di questa divertente disciplina.
Alla sera, presso l'Arena di Villa Vannucchi, gli artisti porteranno il loro show adrenalinico.


Qui il programma completo dell'iniziativa.

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DAVID LARIBLE A SAN GIOVANNI LUPATOTO

In occasione della replica, il 10 marzo, del suo nuovo show Destino di Clown a San Giovanni Lupatoto, l'11 e 12 marzo David Larible ha tenuto un workshop sul clown poetico, una full-immersion nelle tecniche del pagliaccio. Ecco alcune immagini delle due giornate.

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Fotogallery

DAVID LARIBLE E OPEN CIRCUS 2017

Dopo gli eventi organizzati nel 2016 (il workshop di Noventa di Piave e l'incontro con gli studenti dello IULM di Milano) anche quest'anno prosegue la collaborazione di Open Circus col Clown dei Clown David Larible: durante la sua tournée sono infatti previsti diversi momenti formativi e di dialogo col pubblico. Dal 16 al 19 febbraio si è svolto un primo workshop a San Pietroburgo, confermando il successo del pagliaccio italiano in Russia, che verrà ribadito nel 2018 con la sua presenza per 7 mesi al Circo stabile Nikulin di Mosca.

In occasione della replica, il 10 marzo, del nuovo show
Destino di Clown, l'11 e 12 marzo il Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto ospiterà poi un workshop sul clown poetico, una full-immersion nelle tecniche del pagliaccio classico più famoso al mondo.
Tutti i dettagli nell'evento facebook:
https://www.facebook.com/events/406559096356314/
Successivamente il mese di marzo vedrà Larible impegnato il 15 al Teatro Kennedy di Fasano, il 16 e 17 a Foggia presso il Teatro Umberto Giordano ed il 25 al Teatro le Serre di Grugliasco. Durante il successivo tour in Sudamerica David incontrerà il pubblico in diversi eventi collaterali, portando la magia della sua arte comica anche in quel continente. A novembre sarà poi special guest dello Zhuhai Festival in Cina.

Open Circus prosegue dunque la sua opera di diffusione della cultura circense grazie ad uno dei maggiori esponenti della clownerie mondiale, un vero e proprio gioiello del made in Italy.

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WORKSHOP ACROBATICO A NOVENTA DI PIAVE

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In occasione del Festival di Primavera del 2 giugno i Black Blues Brothers hanno tenuto un workshop acrobatico al Teatro San Mauro di Noventa di Piave, che da qualche tempo è diventata la sede di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, centro di promozione e museo interattivo permanente dello spettacolo popolare.

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WORKSHOP ACROBATICO COI BLACK BLUES BROTHERS

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Per lanciare la nascita di Karakasa, il Laboratorio delle Meraviglie, centro di produzione e scuola d'arti circensi, domenica 1 maggio, presso il Parco Fluviale di Noventa di Piave, il Comune offre alla cittadinanza un'intera giornata per avvicinarsi al mondo del circo.

Ore 11.00 e 15.30
Laboratorio per bambini e ragazzi con gli acrobati africani Black Blues Brothers
Ore 18.00
Jungle Show, spettacolo di salti acrobatici con costumi e musiche tradizionali dell'Africa

Karakasa, il Laboratorio delle Meraviglie sarà la casa dello spettacolo popolare: corsi d'arte circense, laboratori, workshop, conferenze, mostre ed un vero e proprio centro di produzione. Il progetto rientra in Open Circus ed è sostenuto dal Comune di Noventa di Piave, che nei prossimi mesi proporrà diverse iniziative per far conoscere questa nuova realtà.

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UN CURIOSO DELLA CREATIVITÀ
Giacomo Costantini e il Circo El Grito

In occasione della prima volta a Milano del Circo El Grito, Open Circus ha intervistato il suo fondatore Giacomo Costantini, nella convinzione che una riflessione su questa interessantissima realtà italiana di circo contemporaneo possa contribuire a gettare le basi per un nuovo modo di concepire e vedere il circo e il teatro.

“Creatività vuol dire collegare cose diverse”. Per capire l'essenza del Circo El Grito basterebbe forse questa frase che il suo fondatore Giacomo Costantini ci ha detto durante l'intervista in occasione della prima volta del gruppo a Milano. Inizialmente decisa ad esibirsi nel suo chapiteau, la formazione, composta anche dall'acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz, ha poi optato per le assi del Teatro Menotti. Assistendo ai loro spettacoli si capisce davvero cosa significa parlare di contaminazione quando ci si riferisce al circo contemporaneo. Ibridazione non solo di generi, ma anche di forme espressive con un'unica, anarchica regola: seguire la propria curiosità.
“La compagnia El Grito” ci racconta Giacomo “nasce nel 2007 a Bruxelles dopo che avevamo girato mezzo mondo: eravamo stati a Berlino, in Sudamerica, in Russia”. L'Espace Catastrophe, un centro di residenza internazionale di circo, li sostiene offrendo una residenza e coproducendo il loro primo lavoro,
Scratch and Stretch, che apre al Grito le porte dei circuiti professionali europei e permette alla compagnia di superare le duecento repliche. Il lavoro successivo, 20 Decibel, parte da presupposti scientifici per arrivare a riflessioni artistiche profonde: se 19 decibel è il silenzio, il titolo indica allora un suono minimo, come il respiro di una persona, che per esser percepito ha bisogno di un attimo di sospensione, ripartendo dal quale ciò che viene dopo assume un'importanza maggiore ed una ricezione più attenta da parte del pubblico. “La domanda è stata: come facciamo a salvaguardare il piccolo che si nasconde dietro l'evidente? La sostanza dietro l'evidenza?” Durante lo show Giacomo, sguardo ed espressività alla Johnny Depp, esplora le infinite possibilità del suono attraverso un uso virtuosistico della bocca e accompagnandosi con una tastiera travestita da macchina infernale, si rivolge al pubblico chiamandone il sostegno e strappando più d'una risata e “disturba” Fabiana (sua compagna anche nella vita) che cerca di conservare la compostezza esibendosi in numeri coi tessuti o a corpo libero. Potrebbero ricordare la classica coppia di clown, il Rosso e l'Augusto, che litigano amorevolmente, se il contesto non fosse molto lontano da quello del circo tradizionale. E' proprio questo il punto: dove si colloca la loro performance? Danza? Teatro? Usare una pistola per far scoppiare dei palloncini è circo? Di certo, siamo in un territorio che confina con lo spettacolo popolare per eccellenza, quello delle fiere, dei lanciatori di coltelli. Nel prosieguo di questa lunga chiacchierata (Giacomo è un fiume in piena) scopriamo che forse la migliore risposta è che le questioni d'etichetta, quando c'è l'arte di mezzo, sviano dall'essenza che viene trasmessa al pubblico: a caratterizzare tutti gli spettacoli del Grito, oltre alle atmosfere poetiche (“Perché poetico è l'essere umano quando si mostra”), c'è infatti il dialogo tra i più svariati prodotti dell'intelletto umano. Il rapporto tra circo e musica, ad esempio, è senza dubbio centrale nell'estetica della compagnia, che ha intitolato emblematicamente Drums & Circus uno dei suoi show, frutto di una serie di accostamenti bizzarri che spiegano molto bene come si muove la fantasia di questa compagine: lo spettacolo non è solo “una versione rock di Bach” che unisce la passione di Giacomo per la classica e per i sintetizzatori alla tecnica di un formidabile batterista, ma vive anche dell'incontro in scena tra il buon Johann Sebastian e il padre del circo moderno Philip Astley (che sono quasi contemporanei), accompagnati da un gaucho della pampa uruguaiana armato di boleadoras, tanto per aggiungere stimoli ad un già caleidoscopico viaggio a tutto tondo nell'arte.
Il gusto per il sincretismo è innato in Costantini, che ha alle spalle un percorso particolare sfociato presto nell'ambito dell'intrattenimento dal vivo: “Ho incontrato l'arte di strada da ragazzino, a dodici, tredici anni e rimango folgorato da quello”. A sedici anni ha già un suo show in cui mischia yo-yo, magia ed equilibrismo e si avvicina così alle tecniche del circo; frequenta poi le lezioni della coreografa Lucis Latour che lo mettono a contatto con la danza contemporanea. “Dopodiché parto con un circo tradizionale, il circo Bellucci. Lì dovevo fare un numero, ma alla fine ne facevo cinque, sei, tutto: giocoleria di fuoco, un numero comico, ballavo il tango con una gallina... per me è stato un laboratorio molto importante e soprattutto un'esperienza umana fondamentale, perché capisco che il circo è un sistema complesso, una società assolutamente extra-territoriale e molto più bella della società europea del 2015 che non solo non mi piace, ma mi fa proprio schifo, per cui andando al circo mi ritrovo con altri valori, un'altra cultura. Io credo che il pubblico rimane attratto dal circo tradizionale oltre che dallo spettacolo in sé (che, purtroppo, ultimamente si è avvilito) proprio per questa magia: quel parcheggio squallido del più brutto centro commerciale viene trasformato in una terra lontana, in un altro paese”. Il Grito, in effetti, si distingue da altre compagini di circo contemporaneo proprio per questo attaccamento all'immaginario classico e al fascino ancestrale del tendone, che è anche cultura dell'artigianalità: “Noi ci facciamo le cose da soli. Lo chapiteau l'ho progettato io, il palco l'ho saldato io, Fabiana ha cucito le quinte...”; solo una motivazione forte può sostenere un progetto così faticoso, fatto anche di difficoltà pratiche come l'acquisto di un camion, le incombenze burocratiche, il montaggio e lo smontaggio delle strutture necessarie. “Faremo pure circo contemporaneo però la fatica è primordiale!”

Durante l'intervista Giacomo pesa ogni parola, ci tiene a far capire esattamente quello pensa perché sta parlando di una cosa che gli sta a cuore. È asistematico nell’esposizione, ma ha assolutamente chiare le istanze che muovono El Grito e vuole che l’interlocutore le comprenda altrettanto bene. È un intellettuale suo malgrado: rifugge gli snobismi e le astrazioni, fonda la sua estetica sull’immediatezza ma ha la competenza per teorizzare ciò che fa e, soprattutto, trae piacere dal ragionarci sopra. La definizione che la compagnia ha scelto per se stessa è quella di “circo contemporaneo all'antica” ed in queste quattro parole si trova concentrata la poetica del gruppo, una messa in pratica delle riflessioni del filosofo Giorgio Agamben, che sostiene che contemporaneo può esserlo solo chi vive e descrive il proprio tempo senza però aderirvi completamente. “Quell'anacronismo ti permette di guardare le cose con un po' di distanza. In Italia se dici circo pensi al domatore, pensi agli animali, pensi ad una cosa diversa da quella che siamo noi e dobbiamo dirti che siamo circo contemporaneo, però neanche ci riconosciamo del tutto nella proposta estetica del circo contemporaneo, perché c'è questo elemento di distacco che poi si traduce nella prerogativa di fare spettacoli autenticamente popolari”. Il rifiuto di quella che Costantini chiama “deriva iper-borghese” del circo contemporaneo è dettata dal rigetto degli intellettualismi incomprensibili ed elitari. Vista la situazione generale e le condizioni in cui lo spettacolo popolare è costretto a muoversi, fa un certo effetto pensare che col circo si possa far politica, ma anche in questo Giacomo ha seguito il suo istinto, trovando ad esempio naturale assecondare le proprie inclinazioni progettando il Piccolo Circo Magnetico Libertario, uno spettacolo-presentazione de
L'Armata dei Sonnambuli, romanzo dei Wu Ming (un collettivo di scrittori apertamente orientato politicamente) che il fondatore del Grito considera un punto di riferimento nel panorama culturale italiano. “E' stata una sorta di cabaret con reading di passaggi del libro alternati a momenti in cui le atmosfere evocavano le tracce del romanzo, in particolare la linea del mesmerismo: soprattutto giochi di forza... con loro abbiamo fatto proprio degli esercizi di ipnosi della mente”.
Ma come nasce, in concreto, uno spettacolo del Grito? “Abbiamo un vero e proprio metodo: prima di tutto aspettiamo la necessità di farlo, dobbiamo proprio sentirlo; c'è una fase che è aperta a 360 gradi, libera su tutto”; Giacomo la visualizza come una sorta di “armadio” in cui riporre le idee e le suggestioni più disparate, dai numeri circensi che pensano di portare nello show ai concetti che vogliono esprimere. “A un certo punto ti fai un'idea vaga e ti scegli un tema... ma poi questo nello spettacolo magari non c'è, perché caposaldo della nostra estetica è che col circo non si racconta, col circo si evoca. Il teatro può raccontare, il circo per quanto ci riguarda e coi nostri strumenti, può evocare”. Uno dei principali motivi per cui Giacomo può non apprezzare uno spettacolo è la tendenza di appesantirlo con sovrastrutture narrative che non servono, “perché alla fine, parliamoci chiaro, io sto aspettando che tu attraversi quel filo; mi puoi raccontare quanto vuoi che quelli sono i panni da stirare, ma io sto aspettando che tu ci fai un salto mortale sopra”. Eppure l'esperimento coi Wu Ming andava proprio a sondare esplicitamente la possibilità di utilizzare un'arte fondamentalmente presentazionale come il circo per raccontare una storia, e quel tentativo a cavallo tra letteratura ed arte di strada potrebbe addirittura avere un seguito ne
L'uomo calamita e la donna dai capelli d'acciaio, una nuova collaborazione tra El Grito e Wu Ming 2 che, tanto per restare nel campo delle infinite potenzialità ancora inespresse dalla pista, parlerà di due circensi anarchici della Seconda Guerra Mondiale che prendono parte a scorribande partigiane. Nella giocoleria con una sola pallina di 20 Decibel, per fare un altro esempio, è proprio l'idea drammaturgica che sta dietro al numero a rendere particolare la performance: con la scusa che la musica di sottofondo continua solo se l'artista mantiene una mano sul ginocchio, egli è costretto a giocolare esclusivamente con l'altra o a cambiare mano repentinamente; una maniera originale di proporre il virtuosismo. Come si concilia allora questa volontà di raggiungere lo spettatore con la performance in sé alla grande ricerca preparatoria e all'“armadio” pieno di suggestioni con cui riempire lo spettacolo? “E' un equilibrio molto delicato, molto sottile” ammette Costantini, che pur partendo magari da astrazioni e concetti eterei, inserisce nella scrittura degli show dei “punti di ancoraggio” che permettano al pubblico di non perdersi, “dei punti coi quali ti fai una tua storia che per te è coerente e possibilmente costruttiva”. Per comprendere l'estetica del Grito bisogna in qualche modo affrontare questa apparente contraddizione, che è centrale perché si tratta di una vera e propria sfida: operare in questo modo significa lavorare su diversi piani di lettura, ottenendo risultati ambivalenti e per questo estremamente interessanti; secondo la concezione di Giacomo, la possibilità di emozionare anche chi non riesce a cogliere i sottotesti e le allusioni più colte convive con la trasmissione di quegli stessi riferimenti, che comunque in qualche modo vengono percepiti grazie alla passione che li ha generati; il compito che si è prefisso Costantini non è insegnare qualcosa allo spettatore, ma offrirgli un'opera di qualità immediatamente fruibile; sta poi all'occhio di guarda decidere (in base anche agli strumenti critici che possiede) quanto spingersi in profondità.
Alla fine della conversazione chiediamo a Giacomo quale sia, in definitiva, il senso del Circo El Grito. “Se tu mi chiedi perché faccio quello che faccio, è perché sento che è l'unica cosa che potrei fare nella vita. Appare presuntuoso dirlo, ma credo che anche se non fosse stato inventato il circo contemporaneo farei questo. È il contenitore perfetto per un curioso della creatività”.

Nicola Campostori

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(Foto Sebastiano Pupillo)

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(Foto Cristiano Coini)

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(Foto Andrea Podestà)

BLACK BLUES BROTHERS

Workshop a Orvieto

Come già successo in diverse precedenti occasioni, lo scorso 24 ottobre i Black Blues Brothers hanno tenuto un workshop acrobatico prima del loro show serale al Teatro Mancinelli di Orvieto. Un appuntamento in cui i cinque acrobati africani insegnano le tecniche di base della loro arte ai partecipanti, in momenti coinvolgenti carichi di divertimento.

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Open Circus - Black Blues Brothers
Workshop al Teatro Mancinelli, Orvieto (24/10/15)

BLACK BLUES BROTHERS

STRABILANDIA

I Black Blues Brothers, cinque acrobati africani il cui show fa rivivere il mito della band fondata da Dan Aykroyd e John Belushi, hanno vinto l'edizione 2015 di Strabilandia, il Festival degli artisti di strada di Bellizzi (SA). La giuria, composta da bambini, ragazzi e ragazze della città, ha decretato i vincitore la sera del 6 settembre, festeggiando gli artisti e consegnando loro la targa commemorativa.

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Open Circus ha accompagnato i Black Blues Brothers in questa avventura: la mattina della finale, infatti, si è svolto un incontro nel quale gli acrobati hanno potuto mostrare ai giurati le loro tecniche, presentando un'anteprima dello spettacolo e permettendo ai bambini partecipanti di comprendere meglio la natura di questa coinvolgente disciplina.

I Black Blues Brothers non sono nuovi a questo tipo di iniziative: da tempo infatti, accanto ai loro show, organizzano dei workshop di acrobatica aperti al pubblico. Tutti gli spettatori, anche quelli più giovani, hanno così modo di cimentarsi in prima persona in quest'attività, scoprendo tutto il fascino dell'arte circense, ma comprendendo anche il duro lavoro che si nasconde dietro un'esibizione come quella dei cinque acrobati africani.

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